Le nostre nonne avevano sempre il sapone al catrame a portata di mano, anche quando in vendita sono apparsi vari shampoo aromatici ed altri prodotti cosmetici per capelli. Ma quindi perché questa saponetta marrone con un profumo decisamente sgradevole continuava ad occupare il suo spazio sullo scafale in bagno? Perché poteva essere utile in caso di problemi con il cuoio capelluto o di pidocchi. Inoltre, le nonne credevano che lavare ogni tanto i capelli con il sapone al catrame facesse molto bene. E lo facevano regolarmente. Ma fa davvero bene?
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Composizione del catrame
Il principio attivo del sapone al catrame di buona qualità è il catrame di betulla. È una sostanza marroncina con un tipico odore che si ottiene durante il processo di distillazione della corteccia dell’albero. In realtà è la resina del legno ricca di tutte le sostanze benefiche della pianta, ben conosciute ai nostri antenati lontani, che usavano questo rimedio naturale di “fitofarmacia” per diversi scopi medici e di solito nella sua forma pura.
Incuriositi dalle proprietà curative del catrame gli scienziati moderni hanno esaminato la sua composizione e vi hanno trovato:
- fenoli: componenti con proprietà antisettiche;
- guaiacolo: sostanza antisettica e battericida;
- fitoncidi: antibiotici naturali ed antisettici;
- cresoli: componenti antiinfiammatori;
- minerali e microelementi: indispensabili per la salute della pelle e dei capelli.
L’odore specifico del sapone è dovuto agli olii essenziali di conifera concentrati nel catrame. Questo odore è repellente per gli insetti ed ha effetto antivirale. Quindi le nostre nonne avevano ragione: è giusto usare il sapone al catrame per combattere i pidocchi ed alcune malattie cutanee.
Proprietà
Quando il sapone non esisteva ancora, per lavare i capelli il catrame doveva essere mescolato con la cenere. Il catrame si diluisce difficilmente nell’acqua, quindi non era facile lavarlo via completamente. Per fortuna, oggigiorno si produce sapone contenente non più del 10% del catrame, mentre altri componenti permettono di lavare bene i capelli ed il cuoio capelluto.
D’altronde, una concentrazione così bassa riduce le proprietà utili di questo prodotto. Tuttavia, il sapone naturale ha le seguenti proprietà benefiche:
- antiinfiammatoria: riduce velocemente rossore ed irritazione della pelle, elimina il prurito;
- battericida: uccide quasi tutti microorganismi che si trovano sulla superficie della pelle;
- insetticida: deleterio per pidocchi e lendini, il profumo invece è repellente per gli insetti nuovi ed è un ottimo rimedio preventivo contro la pediculosi;
- asciuga la pelle: stringe leggermente i pori, riduce l’attività delle ghiandole sebacee, accelera la formazione delle croste sulle ferite;
- cura le ferite: accelera il processo di rigenerazione delle cellule e dei tessuti, favorisce la guarigione delle ferite e microlesioni sulla pelle.
Siccome diverse malattie del cuoio capelluto spesso causano l’alopecia, un uso ragionevole del sapone al catrame può essere un ottimo rimedio per la prevenzione della perdita dei capelli.
Il sapone acquisisce il suo colore marroncino grazie alla presenza del catrame, tuttavia, questo prodotto non è in grado di tingere la chioma, quindi può essere usato tranquillamente anche dalle donne bionde.
Ricordate che il sapone al catrame uccide non solo microflora patogena ma anche quella salutare, quindi il suo uso frequente può causare danni e abbassare le proprietà protettive della pelle.
Modi d’uso
I modi d’uso del sapone al catrame per lavare i capelli possono essere diversi a seconda dello scopo. In alcuni casi può bastare semplicemente lavarvici la chioma, in altri invece bisogna lasciare il sapone sulla testa o aggiungerlo alla maschera. Tuttavia, ci sono regole comuni d’utilizzo del prodotto legate alla sua specificità.
Contro i pidocchi
Per dire la verità, oggigiorno il sapone al catrame contro i pidocchi non è il metodo più sicuro ed efficace. Nelle farmacie potete trovare spray ad azione rapida in grado di eliminare completamente pidocchi e lendini dopo uno o due applicazioni.
Il problema è che tutti gli insetticidi sono pieni di sostanze chimiche e hanno molte controindicazioni. Nei casi in cui questi prodotti non possono essere usati, il sapone al catrame potrebbe diventare l’unica soluzione.
Per eliminare gli insetti il sapone deve essere usato in questo modo:
- Lavate bene la testa con shampoo normale, per pulire il cuoio capelluto ed i capelli dal grasso e dalle impurità.
- Sciogliete un pezzo di sapone al catrame in una piccola quantità di acqua ed insaponatevi le mani per ottenere tanta schiuma.
- Applicate la schiuma sul cuoio capelluto e distribuitela sui capelli in modo uniforme.
- Mettete la cuffia in cellofan e coprite bene la testa.
- Lasciate in posa per almeno 30 minuti (fino ad un’ora), quindi pettinate meticolosamente la chioma con il pettine fitto (coprite le spalle con un lenzuolo).
- Lavate bene i capelli ed il cuoio capelluto, asciugate la chioma ed esaminatela attentamente.
- Se ci sono lendini rimasti levateli con le mani.
- Ripetete la procedura dopo un giorno fino ad eliminare tutti gli insetti ed i lendini.
Di solito, in caso di ridotta quantità degli insetti, può bastare una sola seduta. Invece nel caso di una forte infestazione sarà utile usare un potente insetticida, prima di fare altri 2-3 lavaggi con il sapone al catrame.
Contro la forfora
La forfora può avere natura diversa. A volte la forte desquamazione della pelle avviene a causa di un’attività insufficiente delle ghiandole sebacee. Questo tipo di forfora assomiglia alla farina finissima e cade dai capelli non appena li toccate, mentre i capelli diventano fragili e spenti. In tal caso l’uso del sapone al catrame è assolutamente sconsigliato, perché peggiorerà la situazione.
Invece nel caso della seborrea grassa o della forfora di natura batterica, il catrame è molto utile: aiuterà a risolvere velocemente il problema senza dover ricorrere a potenti farmaci.
Questo sapone asciuga leggermente la cute ed ha ottime proprietà antimicotiche, riduce la secrezione del sebo, migliora lo stato di salute della pelle ed accelera l’esfoliazione delle croste.
Per ottenere buoni risultati usatelo 2-3 volte a settimana. In questo periodo cercate di non usare lo shampoo normale o altri prodotti per lavare la chioma. Il sapone al catrame lascia una pellicola sottile sulla pelle e quindi rimane efficace fino al lavaggio successivo. Invece lo shampoo lava via questa pellicola riducendo così l’efficacia della cura.
Malattie cutanee
Vi sconsigliamo vivamente di curare per conto vostro con il sapone al catrame malattie del cuoio capelluto serie come la dermatite allergica, la psoriasi, etc. Questi problemi richiedono una terapia medicamentosa e controlli medici regolari. Di solito all’aggravarsi della malattia il medico prescrive farmaci potenti: spray, pomate e compresse ormonali.
Il vostro medico curante vi potrà dire se potete lavare la testa con il sapone al catrame nel periodo di rimessione per accelerare la guarigione di irritazioni e ferite. In alcuni casi questo rimedio può essere veramente d’aiuto.
Tuttavia, a volte questo sapone può provocare un nuovo aggravamento perché la grande quantità di fenoli e olii essenziali può notevolmente irritare la pelle sensibile o affetta dalla malattia.
Particolari d’uso
Persino un prodotto così utile e naturale come il sapone al catrame non è adatto a tutti. La controindicazione principale è l’intolleranza personale, che si manifesta abbastanza frequentemente.
Quindi, se non avete mai lavato prima la testa con il sapone al catrame fate un test di allergia applicando la schiuma fitta sulla pelle. Se non si manifesta alcuna reazione negativa entro 15-20 minuti potete usarlo tranquillamente.
I consigli degli specialisti:
- Non insaponate i capelli con la saponetta: fate la schiuma tra le mani o preparate la soluzione saponosa tiepida. In forma liquida il sapone si distribuisce meglio sulla chioma e si lava via meglio dalla pelle.
- Lavate bene la testa dopo l’applicazione del sapone al catrame, altrimenti sui capelli rimarrà una patina grassa sgradevole: il catrame non si diluisce bene nell’acqua.
- Se avete la pelle secca o ipersensibile aggiungete alla soluzione saponosa un cucchiaio di olio naturale di buona qualità: di ricino, di bardana, di mandorla.
- Evitate il contatto della schiuma con gli occhi e la mucosa, se è successo lavateli bene con acqua immediatamente.
- Non usate questo rimedio se avete i capelli rovinati dalle colorazioni o dalla piega permanente e le doppie punte.
Secondo le recensioni di molti utenti, usato correttamente questo prodotto può diventare un buon rimedio domestico, che, tuttavia, non deve essere applicato continuamente. A scopo preventivo basta lavare la testa con il sapone o lo shampoo al catrame 2-3 volte al mese. Per scopi terapeutici, invece, fate un ciclo di cura di 2-3 settimane, dopo di che acquistate uno shampoo normale di buona qualità.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.