Ogni persona si lava regolarmente i capelli. Qualcuno lo fa una volta alla settimana, gli altri un giorno si un giorno no oppure ogni giorno. Però pochi riflettono sul fatto di svolgere questa operazione igienica in modo corretto o meno. Appare che il benessere della chioma dipende non solo dalla frequenza dei lavaggi ma anche dalla temperatura e dalla durezza dell’acqua. Per preservare i capelli sani bisogna tener d’occhio che questi parametri non superino i determinati limiti. Adesso cerchiamo di capire con quale acqua si devono lavare i capelli.
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Perché si devono lavare i capelli
Tante persone pensano che lo scopo principale lavandosi i capelli è mantenere il loro aspetto attraente. Tale affermazione è giusta solo in parte. Certamente, questa procedura è indispensabile per rendere l’acconciatura bella curata. Però, per prima è mirata per prendersi cura dei capelli e del cuoio capelluto che ne hanno sempre bisogno.
Il fattore principale è la pulizia. Senza di essa non si parla proprio di bellezza. Le ciocche untuose e appiccicate oppure una chioma crespa simile a paglia non renderanno nessuna ragazza attraente.
Come purificare il cuoio capelluto
Lo strato di epidermide contiene una quantità enorme di ghiandole sebacee che producono il sebo ogni giorno. Quotidianamente vengono secreti circa 2 g di sebo.
L’utilizzo degli agenti per lo styling (lacche, mousse, etc.) favorisce l’accumulo di altre impurità sulla pelle. Aggiungete pure i fattori esterni, quali la polvere ed altra sporcizia che si deposita sulla chioma, e capirete che l’acconciatura acquisterà un look piuttosto squallido.
Siccome il cuoio capelluto e la capigliatura si sporcano ogni giorno, è indispensabile eliminare le impurità regolarmente. Altrimenti le conseguenze del vostro atteggiamento trascurato per l’igiene quotidiana non si faranno aspettare.
Conseguenze della mancanza dell’igiene
A seguito della produzione continua del sebo, dell’utilizzo dei prodotti cosmetici e dell’impatto dell’ambiente esterno, l’aspetto della chioma va gradualmente peggiorando. Inoltre, ignorando regolarmente le regole basi dell’igiene rischiate di provocare dei cambiamenti negativi all’interno della struttura del capello.
Ecco quali sono le eventuali conseguenze della mancanza della detersione tempestiva:
- capelli sfibrati;
- il fusto del pelo indebolito;
- doppie punte.
Se ignorate lo stato dei capelli, con il passare del tempo, essi diventeranno spenti e sfibrati, cominceranno a spezzarsi. Alla fine tutto questo può provocare lo sviluppo dell’alopecia, cioè i capelli inizieranno semplicemente a cadere.
Per preservare sia l’aspetto attraente sia la salute della chioma è molto importante lavarla correttamente. Appare che un’operazione igienica così banale a prima vista abbia i suoi particolari. Adesso ne parliamo più in dettaglio.
Impatto dell’acqua fredda
Innanzitutto cercheremo di capire se è benefico o meno usare l’acqua di temperatura bassa per lavarsi i capelli. O può darsi che cercando di essere belle si rischia di danneggiare il proprio corpo?
C’è un’opinione che l’acqua fredda ha un impatto nocivo sia sulla capigliatura che sulla salute in generale. Tuttavia, non c’è nessuna prova che sia veramente una procedura pericolosa.
Si dice che l’uso dell’acqua troppo fredda sia dannoso per il cervello. Molti pensano che l’impatto delle temperature basse possa causare diverse conseguenze negative, fino all’ictus. Questa affermazione è sbagliata.
Un altro mito: lavarsi con l’acqua fredda abbassa le difese immunitarie. In realtà, in questo modo non è possibile prendere qualche malattia di carattere infiammatorio oppure un virus (influenza, meningite, etc.).
Ricordatevi sempre che lavandosi con l’acqua fredda nessuno non si è mai ammalato delle infezioni virali. Essa ha solo un disagio, cioè la sensazione sgradevole del contatto con il corpo.
Tra i suoi svantaggi veri si deve notare solamente il fatto che essa non lava via bene lo shampoo ed altri prodotti per la cura che di solito lo accompagnano. L’acqua calda e tiepida ne sono capaci nel modo decisamente migliore.
Se siete in perfetta salute, potete tranquillamente lavarvi con l’acqua fredda. Tuttavia, questo è comunque consigliato fare solamente alla fine della procedura. Oltre a qualche disagio nel processo del lavaggio, l’acqua di temperatura meno di 20ºC non porta nessun vero pericolo.
Effetto dell’acqua calda
Lavarsi con l’acqua calda provoca l’aumento della temperatura del cuoio capelluto. Di conseguenza si accelera la circolazione del sangue aumentando la quantità della secrezione del sebo.
Quindi più calda è l’acqua, più attive saranno le ghiandole sebacee. L’eccesso della sostanza che esse producono nei capelli li sporcherà ancora più rapidamente.
Se preferite di lavarvi con l’acqua calda, vi dovete rendere conto che è molto probabile che sarete costretti a farvi lo shampoo più frequentemente delle persone che si accontentano di 30 ºC.
Qual’è la temperatura ottimale? I tricologi consigliano di usare gli intervalli seguenti:
- confortevole (da 30 a 37ºC);
- abbassato (da 26 a 33ºC);
- basso (meno di 20ºC).
Per prima bagnate bene la chioma con l’acqua tiepida di circa 37ºC. Dopo di che applicate lo shampoo e lavatelo via con l’acqua già fresca. Alla fine della procedura potete provare a stare un paio di secondi con la testa sotto l’acqua fredda a meno di 20ºC.
Nel decidere quale temperatura scegliere dovete pure prendere in considerazione le particolarità personali del vostro corpo. Optate per quella che sarà più confortevole per la vostra pelle.
Qualità dell’acqua
La qualità dell’acqua che usate per lavare i capelli condiziona il loro aspetto esterno e la salute. Bisogna prestare particolare attenzione alla sua caratteristica tecnica principale, cioè la sua durezza.
Può darsi che qualcuno ancora non sa che l’acqua dura è assolutamente inidonea per il lavaggio della chioma. Si deve evitare di utilizzarla. Il motivo sa nel fatto che tale acqua contiene gli ioni di calcio, ferro e magnesio che hanno un impatto nocivo sul benessere dei capelli.
Dopo l’acqua del rubinetto la cui durezza supera i limiti consentiti, sui capelli viene formato un microscopico sedimento salino insolubile. Di conseguenza la chioma diventa più ispida, indisciplinata e fragile, la pelle inizia a spellarsi.
E quindi quale acqua è più adatta per lavare i capelli? La migliore soluzione sarà utilizzare l’acqua che fa un effetto ammorbidente e rilassante. Le opzioni ottimali sono i seguenti: l’acqua filtrata o bollita.
Non è difficile ottenere l’acqua filtrata a casa. Per questo scopo esistono i filtri speciali che vengono installati per purificare quella del rubinetto dai sali ed altri addittivi nocivi.
Metodi per addolcire l’acqua
Quindi abbiamo detto che utilizzare i filtri sarà il miglior metodo per addolcire l’acqua e renderla più adatta per il lavaggio dei capelli. Si può acquistare un sistema specifica nella doccia che include appunto i filtri a flusso.
Se non avete la possibilità di ottenere l’acqua filtrata, è consigliato bollire l’acqua prima di lavare i capelli. Però ricordatevi che la dovrete bollire per almeno 1 ora.
Speciali additivi
Migliore è la qualità dell’acqua, più puliti saranno i capelli. Oggi sono molto popolari gli additivi speciali che addolcisono anche l’acqua bollita. Si trovano tante recensioni positive in internet.
Vediamo quali sono gli elementi più efficaci:
- bicarbonato di sodio (1 cucchiaino per 1 l);
- idrossido di ammonio (1 cucchiaino per 2 l);
- glicerina (1 cucchiaino per 1 l).
L’aggiunta di glicerina è molto benefica sopratutto se avete i capelli grassi. La regola principale è rispettare le dosi e non superarle mai. Applicati correttamente questi addittivi vi aiuteranno a prendervi cura dei vostri capelli.
Se, invece, avete la chioma eccessivamente secca, non utilizzate queste sostanze. In questo caso è consigliabile optare per le maschere idratanti di qualità. Per combattere la secchezza si possono anche provare i decotti alle erbe medicinali.
Acidificazione
Esiste un altro metodo popolare per addolcire l’acqua del rubinetto oppure bollita, è un metodo di acidificazione. È molto semplice. Bisogna solamente aggiungerci uno degli agenti acidificanti, quali l’aceto (di mele o di vino) oppure il succo di limone.
Per ottenere un effetto desiderato versate 1 cucchiaio di aceto o succo di limone in un litro di acqua. Questa operazione permette di addolcire l’acqua più dura con il contenuto elevato di cloro.
Il metodo di acidificazione aiuta solamente se avete i capelli normali o grassi. Non lo usate sui capelli secchi.
Frequenza dei lavaggi
La frequenza dei lavaggi dei capelli dipende innanzitutto dalle particolarità individuali del vostro organismo. Se vi fate lo shampoo troppo spesso, rischiate di perdere il minimo dello strato protettivo del sebo indispensabile per il nutrimento dei capelli. Inoltre, può apparire la forfora.
Invece, se vi lavate troppo raramente, i pori del cuoio capelluto si possono ostruire. In tal caso sarà violata la nutrizione normale della chioma, quest’ultima diventerà più untuosa. Di seguito la mancanza dell’igiene creerà delle condizioni favorevoli per lo sviluppo delle altre conseguenze negative per la salute.
Quanto spesso vi fate lo shampoo è molto personale. Questo dipende dai fattori diversi:
- tipo e stato dei capelli;
- stagione;
- lunghezza;
- composizione dello shampoo;
- applicazione degli altri rimedi cosmetici.
Conclusione
Bisogna lavarsi i capelli a seconda di come si vanno sporcando. Non c’è una regola unica. Per questo i tricologi consigliano di seguire il proprio buonsenso ed osservare la chioma per determinare la frequenza ottimale dei lavaggi.
Lo stesso riguarda la scelta tra l’acqua calda e fredda. La temperatura adatta è un parametro individuale e deve essere selezionato orientandosi innanzitutto sulle sensazioni personali.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.