La colorimetria per i parrucchieri e per i dilettanti – i principi e le regole

La colorimetria è una scienza moderna che studia le origini dei colori, le regole della loro miscelazione e combinazione corretta. Per i parrucchieri è particolarmente importante studiarla, essa aiuta a maneggiare correttamente le sfumature e selezionarle a seconda del tipo di carnagione e sottotono della persona. Per conoscere i principi della scienza potete leggere i libri o i manuali speciali oppure trovare i video dimostrativi, però sarà meglio frequentare un corso completo che include sia la teoria che la pratica di colorimetria.

Principi di colorimetria

La scienza di colorimetria inizia dalla teoria dei colori. Secondo questa teoria, esistono solamente tre colori principali (primari) sulla base della fisiologia dell’occhio e la psicologia umana:

  1. Blu. L’unico colore primario della gamma fredda. Aggiungendolo si può rendere qualsiasi tono più scuro e profondo.
  2. Rosso. Il pigmento medio. In combinazione con il blu rende i colori più scuri, con il giallo, invece, più chiari.
  3. Giallo. Il colore più debole che rende tutte le sfumature più chiare e vivaci.

L’unione di due colori primari in parti pari ha come risultato i colori secondari. Ce ne sono pure tre:

  • la combinazione di rosso e giallo dà l’arancione;
  • di blu e giallo — verde;
  • rosso e blu — viola.

Dopo di che ci sono i colori terziari. Sono il risultato dell’unione di un colore primario con uno secondario. Le combinazioni donano i risultati seguenti:

  • giallo arancione;
  • rosso arancione;
  • rosso viola;
  • blu viola;
  • blu verde;
  • giallo verde.

Questi sono gli elementi di colorimetria. Combinando i colori primari, secondari e terziari si ottengono le varie sfumature complicate, ne esiste una quantità infinita. 

Cerchio cromatico

I parrucchieri coloristi utilizzano il cerchio cromatico che permette di selezionare la combinazione ottimale dei pigmenti. Il numero dei colori del cerchio è limitato per semplificare il lavoro e la comprensione del sistema di interazione delle tonalità diverse tra di loro. 

Il cerchio include i colori primari, secondari e terziari, esso è diviso in 12 settori che rappresentano varie tonalità. I colori primari formano i triangoli, in mezzo ai quali si trovano quelli intermedi. È dato per scontato che le migliori tonalità da combinare sono quelle che si trovano vicino una all’altra sul vertice del triangolo.

Colore acromatico

Per effettuare la colorazione i parrucchieri si orientano sul colore acromatico, cioè neutro. Esso può essere grigio o nero, a seconda della sua intensità. Esso rappresenta il risultato del miscuglio di tre colori primari in pari proporzioni. Nel lavorare con i capelli i colori neutri sono quelli della palette naturale.

Neutralizzazione

Oltre alla capacità di combinare i colori correttamente per ottenere il risultato desiderato la colorimetria prevede anche il sapere correggere gli errori. Ad esempio, spesso a seguito della decolorazione dei capelli spunta la brutta sfumatura gialla. Il compito dello stilista è risolvere il problema.

Quindi si prende il cerchio cromatico, si trova il pigmento da eliminare e quello che è situato direttamente di fronte. Proprio quest’ultimo sarà il tono necessario da mischiare per annullare la tonalità sgradevole. Se si parla del giallo, il controcolore che lo neutralizzerà sarà il viola.

Il risultato della colorazione si calcola con la semplice formula:

il colore iniziale dei capelli (fondo) + il pigmento artificiale = il colore finale.

Livelli dei toni

Per rendere il lavoro con i pigmenti più facile, essi vengono divisi sui livelli della scala di colori. Anche i capelli naturali contengono tutti i tre pigmenti primari, la cui quantità condiziona la tonalità della chioma, la sua intensità e profondità.

I livelli sono numerati da 1 a 10. Il livello 1 corrisponde al nero, mentre il 10 significa il biondo puro.

Principi di colorimetria per la colorazione dei capelli

A seconda del livello, la quantità dei pigmenti varia in modo seguente:

  • Sui livelli 10-8 dominano i pigmenti gialli. È interessante notare che questi ultimi hanno le dimensioni più piccole, per cui si trovano nelle strutture profonde della chioma. Di conseguenza il giallo si manifesta dopo la decolorazione.
  • Dal 7 a 4 livello la varietà dei colori è la più ampia. Essa è dovuta alla dominanza del rosso nella scala dei colori con piccoli tocchi del giallo e del blu.
  • Sui livelli 3-1 il pigmento prevalente è quello blu, con una piccola quantità del rosso. Il colore dei capelli varia da castano a marrone scuro e nero senza nessun riflesso giallo.

Tecniche principali

Per i parrucchieri principianti la colorazione dei capelli può diventare un problema senza la conoscenza delle regole della combinazione dei toni. Le tecniche più richieste di multicolorazione sono l’ombré, schiaritura e le mèches.

Ombré

La tecnica di colorazione più popolare adatta alle donne di tutte le età e posizioni. Rappresenta la transizione sfumata dalle radici più scure alle punte chiare. Si deve prestare particolare attenzione all’agente decolorante scelto, alla determinazione del confine tra le sfumature e alla loro combinazione bella armoniosa.

Schiaritura

Un’ottima soluzione per le donne con i capelli biondo scuro. Lo stilista schiarisce alcune ciocche in varie sfumature del biondo per ottenere un meraviglioso gioco dei riflessi. Si crea un’impressione della chioma “baciata” dal sole, l’effetto diventa ancora più evidente alla luce del sole.

Il fattore più importante è che le sfumature finali non devono differire di più di 2-3 toni dal colore originale dei capelli.

Mèches

Il metodo classico della colorazione che prevede la decolorazione di alcune ciocche su tutta la lunghezza. La quantità dei capelli schiariti può variare da 20 a 50%. Grazie a questa tecnica l’acconciatura acquisisce il volume e la foltezza, il look diventa più bello e curato.

Tuttavia, le mèches hanno un difetto molto importante, cioè molto spesso sui capelli schiariti si manifesta il giallo che si deve poi neutralizzare con i controcolori.

Tinte

Esistono diversi tipi delle tinte per capelli. In commercio si trovano gli agenti professionali o per l’uso casalingo. Tutti si distinguono per il meccanismo del funzionamento, per l’impatto sulla chioma ed il risultato finale.

Agenti schiarenti

La colorimetria per i parrucchieri e per i dilettantiI prodotti più aggressivi che sollevano le squame della cuticola ed eliminano il pigmento naturale dai capelli. Essi lasciano gli spazi vuoti che provocano la disidratazione e la fragilità della chioma.

La maggior parte di questi rimedi contiene l’ammoniaca e l’alta concentrazione del perossido di idrogeno. Queste sostanze hanno un’azione nociva sul benessere della capigliatura e di conseguenza essa richiede una cura particolare dopo la decolorazione.

Permanenti

Le tinte permanenti aiutano a cambiare il colore dei capelli di 4-5 tonalità oppure coprire il 100% dei capelli bianchi. Esse non sono capaci di sostituire il pigmento naturale, invece, solamente cambiano la sua struttura grazie all’ossidazione.

Gli agenti sono pure aggressivi come quelli schiarenti e possono lasciare la chioma spenta e sfibrata se non la idratate e nutrite con le sostanze benefiche. In compenso, il colore finale dura fino a 1,5-2 mesi.

Semi permanenti

Sono meno aggressivi dei precedenti, in quanto contengono una quantità minima di ammoniaca oppure ne sono completamente privi. Non cambiano la struttura molecolare del pigmento naturale, in quanto avvolgono i capelli con un film colorato anziché penetrare nella profondità del fusto.

Si può modificare il colore soltanto di 1-2 toni e quello finale deve durare circa 2-4 settimane. Però, i capelli vengono danneggiati molto di meno dal trattamento con le tinte di questo tipo.

Prodotti tonalizzanti

Sono gli shampoo e balsami specifici pensati per proteggere ed intensificare il colore originale. Si possono utilizzare anche per neutralizzare le sfumature sgradevoli.

Il risultato non dura tanto, praticamente dopo 1-2 lavaggi sparisce completamente. Oltre al pigmento la formula di questi rimedi include anche le sostanze curative che ricostituiscono la chioma.

Facciamo il resoconto

Un parrucchiere non può completare tutta la procedura della colorazione senza la conoscenza degli elementi di colorimetria. Inoltre, questa informazione sarà utile anche per le ragazze e donne che da sempre praticano la colorazione a casa, quindi devono scegliere la tinta da sole.

Ogni produttore offre piccole brochure che aiutano le consumatrici a selezionare una tinta. Esse si possono trovare nei punti vendita diversi. Lì troverete il cerchio cromatico e le codici per le tinte. L’approccio corretto per il cambiamento del look vi permetterà di ottenere degli ottimi risultati.

Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.