Oggi molto spesso le donne usano le tinte naturali per cambiare il colore dei capelli. Forse quella più popolare è la tinta ricavata dalle foglie della pianta lawsonia che viene venduta sotto il nome di henné ed ha origini orientali. Il prodotto vegetale permette di ottenere una gamma ampia di nuances: dal rossiccio intenso fino al castano scuro o perfino nero, se si mischia con l’indigo. Tuttavia, in alcuni casi il risultato della colorazione non piace oppure, dopo un pò di tempo, inizia a dar fastidio. Spesso si pone una domanda se dopo l’henné si possono o meno tingere i capelli usando gli agenti coloranti chimici.
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Cause
Non si possono utilizzare le tinte chimiche permanenti subito dopo aver colorato i capelli con l’henné. La polvere ottenuta dalle foglie di lawsonia contiene il pigmento arancione. Esso viene attivato al contatto con l’acqua, in particolare con quella acidificata. Nei capelli le particelle coloranti si incorporano nella cheratina naturale, quindi ci si fissano solidamente.
La formula delle tinte permanenti include l’ammoniaca. È un elemento chimico potente che entra in reazione con il pigmento di una tinta vegetale. Il risultato di questa reazione potrebbe essere assolutamente diverso da quello desiderato.
Ecco alcuni esempi di come possono emergere i colori:
- La decolorazione, le mèches e la colorazione delle tonalità chiare risultano nei toni sporchi verde palude o viola.
- Applicando una tinta rossiccia potete ottenere i riflessi verdi.
- Se cercate di coprire l’henné con il nero, rischiate di ottenere un colore non uniforme a macchie che al sole rivelerà il sottotono marrone scuro.
Quanto tempo bisogna aspettare?
Ma comunque, quanto tempo deve passare prima che si possano tingere i capelli dopo l’henné? Diversi esperti fanno le affermazioni varie. Alcuni consigliano di aspettare fino a quando la parte tinta della lunghezza sarà abbastanza lunga per poterla tagliare via tutta. Questo ha senso, poiché con il passare del tempo il pigmento vegetale semplicemente scurisce anziché lavarsi via, quindi al contatto con le tinte all’ammoniaca potrà pure emergere.
Altri parrucchieri dicono di aspettare solamente un paio di mesi quando il colore non sarà più così intenso come all’inizio. Dopo è consigliabile applicare le tinte senza ammoniaca oppure i toner. Questi prodotti non penetrano gli strati profondi dei capelli e non entrano in reazione chimica con l’henné.
Pero dopo le prime sedute il colore non durerà a lungo. Qualche tempo deve passare prima che le particelle artificiali riescano a spingere fuori quelle vegetali e prolungare il periodo della propria presenza.
Tipi dei capelli
Uno dei fattori fondamentali per quanto riguarda la colorazione dei capelli dopo l’henné è il loro tipo. Il motivo sta nel fatto che il periodo più o meno lungo della presenza del pigmento nel capello è condizionato dalla sua struttura. Per capire quello che vi potrebbe aspettare dopo la procedura esaminate attentamente la vostra chioma e l’informazione seguente:
- Se avete i capelli lisci e fini, sarà molto difficile sbarazzarvi del pigmento arancione. Sulla chioma di questo tipo esso si trattiene in modo particolarmente forte.
- Dopo l’henné è sconsigliato tingere i capelli chiari e dalle tonalità biondo scuro in biondo. Le particelle coloranti vegetali si incorporano nella struttura delle ciocche, perciò anziché il grano tenero oppure il cenere freddo, rischiate di ottenere il verde, verde palude o viola.
- Per le ragazze con i capelli naturali rossicci o castani è più facile rimuovere il tono rame. Nella loro struttura esso non si fissa in modo forte.
- Le donne con i capelli porosi e ricci riusciranno ad eliminare il pigmento rossiccio molto rapidamente. Lo strato di cheratina sulla chioma di questo tipo non è fitto, quindi le particelle coloranti non ci si fissano bene.
- Prima di tingersi con l’henné le ragazze con i capelli lunghi chiari, ci devono pensare bene. È molto probabile che poi siano costrette a tagliare la lunghezza trattata con l’henné per effettuare una nuova colorazione.
Dovete anche sapere che non tutti i parrucchieri sono pronti a tingere le clienti con gli agenti coloranti all’ammoniaca dopo le tinte naturali.
È obbligatorio avvisare lo stilista di aver usato l’henné o indigo anche se sono passati più di due mesi. In alcuni casi nemmeno questo periodo sarà sufficiente per lo scolorimento e la neutralizzazione del pigmento vegetale.
Rimedi per rimuovere il pigmento
Secondo le opinioni degli stilisti e delle donne che hanno usato l’henné, è possibile accelerare la rimozione del tono rame dai capelli usando alcuni rimedi. Se vi serve un risultato al 100%, vi dovete rivolgere al salone per effettuare una procedura di decapaggio grazie alla quale il pigmento artificiale viene tolto dall’interno della chioma.
Ci sono anche le altre varianti che saranno più economiche. Si possono preparare a casa i composti in grado di eliminare il rossiccio. Dovete essere pronte perché l’henné non scolorirà subito dopo la prima applicazione. Per ottenere il risultato necessario si dovranno effettuare più di una procedura ogni 4-6 giorni.
Durante il periodo d’attesa la chioma ha bisogno di una cura intensa con l’aiuto delle maschere idratanti e ricostituenti.
Per i capelli grassi
Fate sciogliere tre cucchiai di argilla cosmetica blu nel kefir grasso di casa intiepidito a bagnomaria. La consistenza del composto deve essere simile ad una crema densa. Lasciate in infusione per 15 minuti. Applicate sui capelli puliti partendo dalle radici e proseguendo fino alle punte, per questo scopo potete utilizzare un pennello da parrucchiere. Mettetevi una busta di plastica e sopra avvolgete la testa con l’asciugamano. Dopo 20 minuti lavate via i residui con l’acqua tiepida.
Il colore viene rimosso grazie all’azione degli acidi lattici contenuti nel kefir. Essi eliminano il pigmento in modo delicato ed allo stesso tempo riforniscono la chioma con le sostanze salutari. Inoltre la maschera è molto efficace contro l’untuosità eccessiva del derma, essa purificherà i pori e regolerà il funzionamento delle ghiandole sebacee.
Per i capelli normali
Unite un tuorlo d’uovo con 50 ml di brandy. Sbattete accuratamente il misto con la corolla. Stendetelo sui capelli lavati su tutta la lunghezza. Coprite la testa con la cuffia termica e lasciate la maschera in posa per 20 minuti. Dopo di che lavate via con l’acqua tiepida. Se rimane l’odore dell’alcol, alla fine del lavaggio sciacquate la chioma con l’acqua con l’aggiunta di un paio di gocce di olio essenziale di agrumi.
I prodotti contenenti l’alcol sono ottimi per rimuovere i pigmenti artificiali. In più essi fortificano le radici e favoriscono la crescita, in quanto accelerano la circolazione del sangue nel derma. Il tuorlo rifornisce le ciocche con i componenti benefici ed assicura la loro rigenerazione rapida.
Tuttavia non dimenticate che questo rimedio non si può utilizzare se sul cuoio capelluto ci sono delle lesioni o eruzioni.
Per i capelli secchi
Unite un cucchiaio di olio d’oliva, di bardana e di ricino, riscaldate a bagnomaria. Aggiungete un cucchiaio di miele liquido ed un tuorlo, mescolate bene. Applicate il composto sui capelli puliti, è consigliabile lavarli prima con lo shampoo per la pulizia profonda affinché le squame dei capelli si aprano. Coprite la testa, dopo tre ore lavate via i residui della maschera usando uno shampoo delicato.
Gli esperti consigliano di usare gli oli a tutte le ragazze che soffrono la secchezza eccessiva della chioma. I prodotti saturano i capelli con i componenti salutari, combattono la desquamazione e l’irritazione del cuoio capelluto, accelerano la crescita delle ciocche, favoriscono la rigenerazione del collagene ed elastina. In più, la maschera elimina i pigmenti dell’henné in modo delicato.
Risciacqui all’aceto
Unite due cucchiai dell’aceto di mele con un litro di acqua tiepida. Versate il liquido in una bacinella. Inzuppate la chioma pulita e lasciatela nell’acqua acidificata per 7-10 minuti. Dopo di che risciacquate i capelli con l’acqua purificata, applicate un balsamo nutriente.
Il primo risultato si vede dopo 3-4 sedute. Vi accorgerete che il tono arancione si sta scolorendo gradualmente, l’acconciatura sta diventando morbida e setosa. Tale effetto è dovuto alla presenza degli acidi della frutta nell’aceto. Essi eliminano il pigmento e chiudono le squame dei capelli levigandoli. Però sappiate che questo rimedio possiede delle proprietà essiccanti.
Consigli generali
Come tingere i capelli dopo l’henné? Per evitare un risultato imprevedibile è consigliabile rivolgervi ad un parrucchiere esperto che aiuterà a scegliere la migliore tecnica di colorazione nel vostro caso personale.
Non pensate a fare le mèches oppure schiarire i capelli, altrimenti rischiate di ottenere qualche effetto indesiderato. Una soluzione più sicura di coprire il color rame sarà scegliere un tono più simile possibile a quello naturale.
Altri fattori da considerare per prepararsi alla procedura sono:
- Per sbarazzarvi del pigmento rossiccio potete utilizzare gli shampoo per la pulizia profonda oppure per i capelli grassi. Tuttavia, tali prodotti aprono le squame dei capelli e li seccano.
- Dopo ogni shampoo applicate i rimedi naturali per i risciacqui in possesso delle proprietà schiarenti. Potete utilizzare il decotto di camomilla o di ortica, l’acqua acidificata del succo di limone o dell’aceto di mele.
- Prima iniziate a rimuovere l’henné dai capelli, più sicuro sarà riuscire ad eliminare la maggior parte del pigmento. Con il passare del tempo quest’ultimo si incorpora solidamente nella struttura, e diventa praticamente impossibile da togliere tutto.
- Qualsiasi rimedio per il decapaggio (professionale o casalingo) secca la chioma ed il cuoio capelluto. Tra una seduta e l’altra è obbligatorio applicare le maschere nutrienti ed idranti.
- Prima di utilizzare qualsiasi composto nuovo, fatevi il test di prova allergica. Applicatene una piccola quantità sul polso ed aspettate 20 minuti. Se non si manifesta nessuna reazione negativa, quale arrossamento, prurito, gonfiore, etc., potete proseguire l’uso della maschera.
- Per la cura dei capelli utilizzate i prodotti cosmetici professionali. Essi ripareranno le strutture dopo il decapaggio in modo più veloce ed efficace.
Se comunque volete tingervi i capelli con l’henné, optate solamente per le tinte di qualità alta. Provate l’henné del famoso brand “Lush”. Oltre a lawsonia, il prodotto contiene anche il burro di cacao, gli oli essenziali ed altre sostanze benefiche. La sua applicazione non causerà la secchezza eccessiva dei capelli ed aiuterà ad ottenere un bel tono uniforme e profondo. Si vende sotto forma di barre che bisogna sminuzzare prima dell’uso.
Facciamo il resoconto
Dopo la colorazione dei capelli con l’henné il risultato può variare da quello aspettato. Il pigmento vegetale emerge diversamente sulla chioma di ogni singola donna, tale effetto si vede anche sulle foto delle ragazze che si sono tinte i capelli con l’henné. Tuttavia, non vi dovete affrettare a coprire il colore con le tinte permanenti, potete solamente peggiorare la situazione. Utilizzate prima i rimedi professionali o fai da te per togliere il color rame, e solo allora potete pensare ad usare un agente colorante sintetico.
Un approccio corretto per la rimozione del pigmento permetterà di sbarazzarsi del tono sgradito in modo delicato ed efficace ed allo stesso tempo ricostruire le strutture della chioma.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.