Quando e con quali tinte si possono colorare i capelli dopo la permanente e chemioterapia

La permanente è un trattamento per capelli che aiuta le donne a risparmiare il tempo che occorrerebbe per la messa in piega. L’acconciatura acquista un look sempre curato, non c’è più bisogno di utilizzare il ferro arricciacapelli o bigodini per creare dei bei ricci e onde. Tuttavia, oltre a modificare la struttura della propria chioma molte donne vogliono cambiare anche il colore. Quando si possono tingere i capelli dopo la permanente per evitare di rovinarli? Scoprite la risposta alla domanda in questo articolo.

Impatto degli agenti chimici sui capelli

La permanente dona i risultati a lunga durata. Se dopo il trattamento vi prenderete correttamente cura dei capelli, i ricci vi dureranno per alcuni mesi. Modificare la loro struttura non può fare a meno che avere un forte impatto sul benessere della chioma. Il motivo sta nel fatto che i composti contengono gli agenti aggressivi che distruggono l’integrità dei capelli.

La permanente lascia la chioma sfibrata e senza vita. Essa perde la sua elasticità, in quanto sotto l’impatto dei principi attivi dei prodotti viene rovinato lo strato di cheratina. Quest’ultimo serve per proteggere i capelli dalla disidratazione e dalla perdita delle sostanze benefiche dall’interno dei fusti. Quindi spesso le ragazze vogliono tingere la chioma proprio per ravvivare il suo aspetto esteriore spento.

Quando si può fare la colorazione

Quando si possono tingere i capelli dopo la permanente? Per preservare la loro salute e non danneggiarli ancora di più, dovete pensare alla colorazione almeno 20 giorni dopo aver fatto il trattamento. Nel frattempo la struttura delle ciocche si ripara se ve ne prendete correttamente cura.

Non potete rivolgervi al parrucchiere prima per i motivi seguenti:

  • La chioma dovrà affrontare uno stress forte, può diventare secca e fragile. Si può sviluppare perfino la calvizie.
  • I componenti della tinta possono entrare in reazione con quelli del prodotto per la permanente. Quindi rischiate di ottenere un colore finale imprevedibile.
  • La tinta può ridurre a zero il risultato della permanente. Sotto l’impatto di alcune sostanze che ne fanno parte, le ciocche ricce possono diventare di nuovo lisce.

A causa dei composti aggressivi soffre sia la chioma che il cuoio capelluto. A seguito della colorazione effettuata subito dopo la permanente, esso diventa secco, esiste perfino il pericolo delle ustioni chimiche. Questo ha un effetto nocivo sul benessere dei follicoli e potrebbe causare anche l’arresto della crescita dei capelli.

Per evitare tutti questi disagi, è obbligatorio aspettare almeno tre settimane tra una procedura e l’altra.

Tinte da evitare

Anche se vi prenderete correttamente cura dei capelli ed aspettate 20 giorni dopo la permanente, comunque dovete assicurarvi di effettuare la colorazione in modo giusto. Le tinte permanenti sono da evitare, in quanto esse contengono l’ammoniaca ed una quantità grande del perossido di idrogeno. Oltre a nuocere alla salute della chioma questi elementi possono avere un effetto negativo anche sul tono finale.

In più, non dovete utilizzare le tecniche seguenti:

  • Decolorare i capelli. Una percentuale alta del perossido contenuta nei composti schiarenti distrugge ed essicca perfino i capelli sani, dopo la permanente è particolarmente pericoloso.
  • Tingervi di nero. Potrebbe pure traumatizzare le ciocche. E poi il colore risulta assolutamente imprevedibile.
  • Usare l’henné o indigo. I pigmenti vegetali entrano in reazione con i componenti chimici, quindi il colore viene completamente alterato. Ad esempio anziché la tonalità rame potrete ottenere verde palude o grigio.

È pure vietato tingersi i capelli se entro 3 settimane dopo la permanente essi non sono riusciti a riprendersi. Può capitare che questo periodo non sia sufficiente per la loro rigenerazione. In tal caso sarà meglio aspettare di più, però riparare completamente la chioma.

Per ripristinare la salute e l’elasticità dei capelli applicate le maschere nutrienti ed idratanti. Appena vedete che le ciocche si sono riprese, potete prendere l’appuntamento nel salone.

Colorazione corretta

È fondamentale decidere se volete modificare solamente lo stile dell’acconciatura oppure anche il colore. Se cercate le trasformazioni radicali, dovete prima effettuare la colorazione e dopo la permanente. Tra una procedura e l’altra devono passare almeno 2-3 settimane per dare il tempo ai capelli di riprendersi.

Si possono utilizzare gli agenti coloranti seguenti:

  1. Shampoo e balsami coloranti. Essi non contengono i componenti chimici aggressivi e non penetrano gli strati profondi del capello. Il colore copre solamente la superficie della chioma.
  2. Coloranti semi-permanenti. Il contenuto dell’ammoniaca è minimo, anzi molti prodotti di questo tipo ne sono privi. Quindi, durante la colorazione la chioma non sarà costretta ad affrontare l’azione extra degli elementi aggressivi.
  3. Prodotti professionali a base naturale. Essi hanno un costo molto alto e non sono permanenti, in compenso hanno un effetto molto delicato sui capelli. Contengono gli estratti, proteine e oli vegetali e tanti altri ingredienti che nutrono e riparano la chioma.

Se avete deciso di cambiare radicalmente il look dopo la permanente e volete utilizzare le tinte permanenti, rivolgetevi ad un parrucchiere professionista. Lui esaminerà lo stato dei vostri capelli, vi chiederà come ne avete cura. Solamente dopo questo lui selezionerà una tinta adatta per la vostra chioma che aiuterà a cambiare il tono senza rovinarla.

Colorazione dopo la chemioterapia

Alle donne sottoposte alla chemioterapia o radioterapia pure interessa se possono tingere i capelli e quando sarà possibile farlo. Durante il trattamento medico si distrugge la struttura della chioma, spesso si sviluppa la calvizie parziale o totale.

Per migliorare il look dell’acconciatura molte donne la vogliono tingere prima possibile, però questo è un grande errore.

Difatti, se avete avuto la fortuna di preservare la maggior parte della chioma dopo la chemioterapia o radioterapia, è proprio vietato sottoporla all’azione aggressiva di qualsiasi prodotto colorante. Devono passare almeno 6 mesi, questo periodo è necessario per ricostituire i capelli.

Perché non si possono tingere?

Qualsiasi farmaco per la chemioterapia rappresenta un citostatico. Sono i principi attivi che rallentano notevolmente oppure arrestano definitivamente la divisione cellulare. In tal modo si riesce a fermare lo sviluppo del tumore. Tuttavia, il problema sta nel fatto che essi agiscono non solo sui tessuti maligni ma anche su quelli sani. In particolare, si sballa il funzionamento regolare dei follicoli. Questi ultimi “si addormentano” cessando di produrre i componenti benefici per la crescita della chioma.

Alcuni farmaci per la chemio solamente danneggiano i capelli e provocano qualche diradamento. Però ci sono anche quelli che causano l’alopecia totale, i peli cadono su tutta la superficie del corpo. Inoltre, il cuoio capelluto diventa molto sensibile. Fino a quando la situazione non si stabilisce, è vietato applicare agenti coloranti.

Scegliamo la tinta

Dopo che la chioma ed il cuoio capelluto si sono ripresi completamente, si può pensare ad effettuare la colorazione. Per questo vi dovete rivolgere al salone ed avvisare il parrucchiere di aver fatto un ciclo di chemioterapia. I tricologi affermano che non si possono usare le tinte con i carcinogeni.

Per una colorazione innocua optate per i prodotti seguenti:

  • Henné ed indigo. Sono le tinte vegetali naturali che oltre a cambiare il colore della chioma, la rafforzano.
  • Prodotti senza ammoniaca. Non distruggono la struttura dei capelli, in quanto non contengono gli agenti chimici aggressivi.
  • Agenti tonalizzanti. I balsami e shampoo tonalizzanti avvolgono i capelli con un film colorato senza penetrare la struttura interna. Però si lavano via presto.
  • Tinte all’olio. I composti coloranti a base di oli sono completamente innocui, pertanto sono adatti per la colorazione dei capelli deboli.

È pure da notare che una colorazione innocua non è in grado di cambiare radicalmente il tono. Si potrà farlo solamente più profondo e scuro di 2-3 tonalità. Non cercate mai di schiarire le ciocche, la decolorazione apporta i danni irreversibili.

Consigli sulla cura

Dopo l’azione dei prodotti chimici e ulteriore colorazione, i capelli diventano più fragili ed esposti all’impatto dei fattori esterni. Avranno bisogno di una cura particolarmente delicata e regolare. Il parrucchiere vi dovrà informare sui dettagli. Tuttavia, ci sono alcune regole generali da rispettare per poter riparare rapidamente la chioma:

  1. Lavate i capelli con uno shampoo speciale e l’acqua tiepida. L’acqua calda ha un effetto negativo sulla struttura della chioma.
  2. Il contatto con l’acqua e detergenti per i capelli è consentito solamente 4 giorni dopo la permanente o la colorazione.
  3. Mettete in piega i boccoli grossi con i bigodini termici per mantenere la loro struttura. Invece, i ricci piccoli li potete asciugare anche solo con il phon impostando la temperatura minima del flusso di aria.
  4. Non utilizzate le piastre liscianti. Questi strumenti essiccano i capelli lasciandoli più fragili ed indeboliti.
  5. Pettinate i riccioli con un pettine a denti grossi e larghi per non dividerli e non rovinarli.
  6. Proteggete la chioma dall’impatto dei raggi UV, umidità, gelo ed altri fattori nocivi.
  7. Applicate le maschere nutrienti e ricostituenti almeno due volte alla settimana.

Dopo la permanente e colorazione sicuramente si spezzeranno le punte, in quanto i trattamenti le lasceranno disidratate. Tagliate via le doppie punte tempestivamente per mantenere l’acconciatura sempre curata ed elegante. In più, utilizzate gli oli speciali, sieri e fluidi che prevengono la ricomparsa di questo problema.

Conclusione

La colorazione della chioma dopo la permanente è possibile solamente nel caso essa si riprenda completamente dopo la prima procedura. Dovete aspettare almeno tre settimane prima di tingere i capelli dopo la permanente. Altrimenti questo può non solo nuocere al loro benessere, ma anche lisciarli e quindi ridurre a zero l’effetto del trattamento chimico oppure dare un colore imprevedibile.

State molto prudenti a modificare il vostro look e rivolgetevi solamente ai parrucchieri professionisti per preservare la salute e la bellezza della vostra chioma.

Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.