Oggigiorno colorare i capelli è molto trendy. Questo non è più solo un modo per sembrare più giovani o nascondere la canizie, ma è anche un mezzo per esprimersi. Con la colorazione creativa potete cambiare il vostro look abituale in poche ore, mentre le nuove tecniche di mèches e di multicolorazione possono rendere intrigante anche l’acconciatura più classica senza che si noti il raffinatissimo lavoro del parrucchiere.
Tuttavia, correndo dietro alla moda e cercando la perfezione molti dimenticano che qualsiasi colorazione rappresenta uno stress per la capigliatura. Quindi, è molto importante trovare un equilibrio fra bellezza e salute. Ponendosi questo problema molte donne si chiedono, con quale frequenza si possono colorare i capelli senza essere poi costrette a tagliare i boccoli danneggiati.
Contents
Tipi di colorazione e la loro influenza
I metodi popolari di tonalizzazione e decolorazione di 1-2 toni modi sono i soli modi assolutamente innocui per cambiare il colore naturale dei capelli. L’uso di qualsiasi tintura chimica, anche di quella più innocua, prima o poi influisce in modo negativo sullo stato di salute della chioma.
Questi sono i danni causati da:
- decolorazione: è una procedura semplicemente disastrosa per la capigliatura, inoltre, più toni vengono dilavati, più viene danneggiata la struttura del capello;
- mèches: questo tipo di colorazione prevede una precedente decolorazione delle ciocche con una soluzione a base di perossido ed ammoniaca;
- colorazione permanente: oltre ad ammoniaca le tinture per i capelli scuri contengono piombo ed altre sostanze nocive;
- colorazione con tinture senza ammoniaca: questo è un trucco dei produttori, qui l’ammoniaca viene semplicemente sostituita con una sostanza un po’ meno aggressiva che comunque sgretola lo strato cheratina;
- tonalizzazione: anche i balsami riflessanti non sono assolutamente innocui, usati frequentemente danneggiano seriamente la chioma.
Di fatto, non esistono tinture sicure. Quindi, non sperimentate con il colore invano. A meno che non prendiate uno spray all’acqua che si mantiene giusto fino al lavaggio successivo.
Quando è ora di tingere i capelli
È difficile dare una risposta semplice alla domanda “con quale frequenza si possono colorare i capelli?”. Dipende dal tipo di tintura scelta e da altri fattori. Si può cambiare il colore dei capelli in qualsiasi momento. Tuttavia, valutate bene lo stato di salute della chioma.
Se i capelli sono fragili, troppo secchi, con tante doppie punte, è meglio posticipare la colorazione di un paio di settimane e nutrirli in questo periodo con delle maschere.
A volte la colorazione viene realizzata in più fasi. Soprattutto quando dovete passare dal colore scuro a quello molto più chiaro. Un passaggio improvviso può rovinare la chioma a tal punto che la salverà solo un taglio corto.
Non sempre nel periodo transitorio l’acconciatura ha un aspetto particolarmente attraente, tuttavia è meglio rassegnarsi e pazientare per qualche settimana.
Tinture permanenti
Le colorazioni ricorrenti con le tinture permanenti possono essere realizzate una volta ogni 4-6 settimane. E anche se siete tentate di tingervi prima, non vi conviene farlo. Dopo tale trattamento intensivo la chioma non è in grado di ricostituirsi completamente. Se invece continuare a danneggiarla soffriranno non solo i capelli ma anche la cute che viene irritata ad ogni colorazione.
A volte la capigliatura ricresce troppo in fretta e le radici canute diventano evidenti già dopo un paio di settimane. In questo caso bisogna usare regolarmente i prodotti riflessanti o gli spray per tintura delle radici. Questo diminuirà i danni alla chioma e permetterà di rimandare la colorazione successiva per alcune settimane.
Per far sì che la canizie avanzata sia meno evidente bisogna scegliere la tonalità in modo ragionevole. Ovviamente, i capelli grigi saranno in contrasto con toni scuri o accesi, che accentuano solamente l’età. Invece i toni castano chiaro, beige, caffé, paglia nascondono perfettamente la canizie e non richiedono una correzione frequente.
Tinture senza ammoniaca
Anche le tinture professionali senza ammoniaca danneggiano la chioma. Tuttavia, il loro vantaggio principale è che possono essere usate per la tonalizzazione permanente. In questo caso la percentuale di ossidante è più bassa (1,5-3%), e nel colorante stesso sono spesso presenti olii naturali ed altri aditivi utili. Queste tinture si possono applicare una volta al mese circa senza recare i danni visibili ai capelli.
I produttori come “Kapuos”, “L’Oreal”, “Matrix” godono della migliore reputazione. I loro prodotti si possono comprare su Internet o nei negozi specializzati. L’ossidante si vende a parte. Nelle istruzioni incluse in ogni confezione è indicata la percentuale e la dose di ossidante da aggiungere alla tintura.
Le tinture senza ammoniaca per uso domestico che si vendono nei negozi comuni, in realtà non si distinguono molto da quelle permanenti. L’unica differenza è che la loro composizione viene mitigata da olii ed aditivi vitaminici, mentre la percentuale di ammoniaca è più bassa.
Anche il fatto che l’uso delle tinture sia sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento conferma che le tinture sono pericolose. Quindi, bisogna applicarle più raramente possibile, una volta in 4-6 settimane.
Allo stesso tempo tenete presente che il pigmento delle tinture senza ammoniaca non penetra in profondità e si dilava prima. È meglio quindi lavare la testa con gli shampoo per i capelli colorati che proteggono l’intensità del colore.
Le aziende come “Garnier”, “Palette”, etc. offrono tinture meno invasive e shampoo di buona qualità per uso domestico.
Prodotti riflessanti
Rispetto alla colorazione, la tonalizzazione è un processo fisico. Il balsamo riflessante avvolge ogni capello in una pellicola sottilissima che contiene un pigmento. Questa pellicola diventa più sottile dopo ogni lavaggio ed il colore si spegne. In teoria il balsamo riflessante è innocuo, ma in realtà ostacola la respirazione del capello, blocca i pori e aumenta la compattezza del fusto. Dopo frequenti colorazioni con prodotti riflessanti i capelli perdono elasticità e si rompono.
In media il balsamo riflessante viene lavato via dopo 6-8 lavaggi, quello di alta qualità dopo 8-10. Considerando il fatto che è consigliabile lavare la testa un giorno sì un giorno no, basta usare il prodotto 1-2 volte al mese, ma solo se avete precedentemente tinto i capelli con la tintura permanente, per mantenere il suo tono intenso.
Se invece il prodotto riflessante viene applicato sul colore naturale dei capelli, lo strato di cheratina non si danneggia ed il pigmento si lava via prima. In questo caso si può usare il balsamo ogni 7-10 giorni.
Ricordate che tenendolo più a lungo di quanto consigliato dal produttore non otterrete un colore più intenso ma potete irritare la cute, perché i prodotti riflessanti contengono tanti componenti chimici. Quindi, studiate bene il bugiardino e seguite le raccomandazioni.
Henné ed indaco
I coloranti naturali come henné ed indaco vengono prodotti da materie prime naturali e possono essere usati anche in gravidanza senza alcun pericolo per la salute del bambino. Ma queste tinture non sono adatte a tutti. Usandole, le donne brune non diventeranno più chiare ma, semplicemente, renderanno più ricco il tono scuro naturale.
Le donne con capelli biondi devono usare l’indaco solo insieme all’henné, altrimenti rischiano di diventare verdi, soprattutto se il colore naturale sia di gamma calda.
L’henné puro sui capelli biondi darà un tono fulvo acceso, quasi color arancia, e non tutte le donne si sentiranno a loro agio. Invece, combinazioni di queste tinture in proporzioni diverse permettono di ottenere toni bellissimi, dal dorato al castano scuro.
Diluiti solo nell’acqua, anche l’henné e l’indaco seccano i capelli e li rendono più rigidi. Aggiungete alla tintura miele, olio di bardana o di ricino, cannella e vitamine e la colorazione quotidiana darà gli ottimi risultati. Già dopo un mese la chioma diventerà più folta, soffice, flessibile ed ubbidiente.
Alternative moderne
Quando realizzano le conseguenze disastrose di colorazioni troppo frequenti dei capelli, molte donne vanno in cerca di soluzioni più sicure. L’alternativa migliore sono i metodi moderni di colorazione non uniforme, quali il balayage, l’ombré, lo shatush, etc., che permettono di rivitalizzare il look e mantenere le radici di colore naturale. Realizzate in modo professionale, questi tipi di colorazione necessitano di ritocchi una volta ogni tre mesi circa. Anche i danni sono minimi, perché vengono trattate solo le ciocche selezionate o la parte inferiore della capigliatura.
Tuttavia questi metodi funzioneranno solo se avete pochi capelli canuti. Diversamente, anche se avrete scelto un tono di base il più vicino possibile a quello naturale, non potrete evitare la colorazione delle radici almeno una volta ogni 4-6 settimane. Però la parte inferiore della chioma non verrà danneggiata, quindi non avrete il problema delle doppie punte.
Ricordate che la maggior parte delle tecniche moderne sono create sulla base delle mèches classiche e necessitano la previa decolorazione delle ciocche selezionate. Quindi, anche se rinnovate il colore raramente, la chioma ha bisogno di cure supplementari. Le maschere fatte in casa a base di olii naturali lavano via prima il pigmento e quindi dovrete tingervi più speso.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.