Spesso dopo la decolorazione dei capelli a casa le donne affrontano dei risultati sgradevoli, come ad esempio invece di ottenere il color biondo desiderato alla fine spunta qualche tonalità gialla sporca oppure rossastra. Eppoi, queste sfumature risultano difficilissime da eliminare, e a volte a casa praticamente impossibili rischiando di rovinare completamente la capigliatura. Il colore che rimane si chiama il fondo di schiaritura dei capelli.
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Che cos’è
Il colore finale dei capelli dopo la schiaritura dipende innanzitutto dal loro tono naturale. Quest’ultimo al suo turno è un risultato della combinazione di due pigmenti coloranti principali, quali l’eumelanina (nero marrone) e la feomelanina (giallo rossastro). Il loro miscuglio nelle proporzioni diverse condizionano quella sfumatura personale che rappresenta il vostro colore di base.
Sotto l’impatto dei vari elementi chimici i pigmenti naturali vengono distrutti parzialmente oppure completamente cambiando di conseguenza la loro proporzione, quello che rimane alla fine si chiama il fondo di schiaritura dei capelli. Quest’ultimo colore richiede una ripigmentazione successiva oppure un’altra decolorazione. I coloristi professionisti sanno di tali sorprese inaspettate che ci riserva la natura, però purtroppo la maggior parte delle donne non ne ha mai sentito nulla.
L’impatto del fondo residuo è particolarmente forte se la schiaritura era stata effettuata prima della colorazione successiva nelle tonalità chiare oppure di fantasia. Il pigmento rimanente, dopo essersi mischiato con quello nuovo, può cambiare radicalmente il tono trasformandosi a volte in uno molto brutto.
Schema e cerchio
Certamente, non è per niente una cosa buona che dopo la procedura di decolorazione i pigmenti non si eliminino nel modo uniforme. Dall’altra parte, se calcolate tutto in anticipo sapendo quale colore del fondo si otterà alla fine, sarà possibile utilizzare quest’ultimo per accentuare una nuova tonalità scelta. Ad esempio, il fondo giallo sarà utile per i capelli dorati, castani e rossi e per le sfumature calde del biondo scuro.
Schema principale
Gli esperti di colore hanno rilevato tre colori primari, quali il blu, rosso e giallo. La loro combinazione nelle proporzioni varie crea 10 sfumature naturali che sono indicate con il primo numero sulla confezione delle tinture. Questa numerazione permette di poter determinare rapidamente il gruppo al quale appartiene la tonalità e quali pigmenti dominano.
In tal modo è stato creato lo schema del fondo di schiaritura dei capelli che vediamo qui sotto:
N di tono | Altezza di tono | Pigmento dominante | Fondo di schiaritura |
---|---|---|---|
1 | Nero | Blu | Marrone |
2 | Bruno | Blu | Marrone |
3 | Castano scuro | Blu | Rosso marrone |
4 | Castano | Blu | Rosso |
5 | Castano chiaro | Rosso | Rosso arancio |
6 | Biondo scuro | Rosso | Arancio rosso |
7 | Biondo | Rosso | Arancio |
8 | Biondo chiaro | Rosso | Giallo arancio |
9 | Biondo chiarissimo | Giallo | Giallo |
10 | Platino | Giallo | Giallo pallido |
Come vedete, la tabella mostra quale colore rimarrà dominante dopo la distruzione del pigmento blu, quello più debole che sparisce per primo. Invece, il pigmento giallo è molto resistente, per cui esso è sempre stato un problema delle bionde in ricerca delle sfumature fredde.
Quindi per ottenere il biondo sulla chioma naturalmente bruna, si dovranno passare coerentemente tutti i livelli di schiaritura. Però, nello stesso tempo non è garantito che alla fine si riuscirà a distruggere completamente ed eliminare il pigmento giallo.
Di solito i capelli rimangono più o meno sani soltanto nei casi in cui vengano schiariti al massimo di 4 toni. Se si continua la decolorazione, essi diventeranno porosi, fragili, indisciplinati, non docili allo styling.
A causa delle proprietà resistenti del tono giallo, le donne con i capelli rossicci non hanno praticamente nessuna chance di diventare bionde. Dopo la schiaritura la loro chioma acquisisce quella brutta sfumatura giallastra dificilissima da neutralizzare. Gli esperti lo sanno e per questo possono proporre loro delle varianti più accettabili per cambiare il look. A loro stanno bene, invece, delle tonalità calde del castano, rame, dorato e rosso che nella luce del sole creeranno sui capelli dei riflessi meravigliosi grazie al fondo di schiaritura.
Cerchio di Oswald
Sapendo quale colore spunta sui capelli sotto l’impatto dell’agente schiarente, il colorista può aggiungere il pigmento particolare il cui scopo sarà neutralizzare il fondo sgradevole già durante la procedura di colorazione. Lo aiuta il cerchio di Oswald che è fondamentale per la colorimetria.
Ci sono i colori principali dello spettro visibile all’occhio umano. La regola è molto semplice: se due colori situati opposti nel cerchio vengono mischiati ciascuno di essi viene neutralizzato.
Per questo bisogna aggiungere il pigmento blu o viola per eliminare il giallo. Per sbarazzarsi del rosso sgradevole si usano, invece, le sfumature del verde oppure il misto del blu e giallo.
Tinte neutralizzanti
Praticamente ogni linea professionale include delle tinte neutralizzanti che contengono un unico pigmento (rosso, blu o giallo) oppure il loro misto. Essi si mischiano perfettamente con la palette principale ed aiutano lo stilista a combinare più tonalità per creare quello necessario prendendo in considerazione il fondo di schiaritura.
- “Wella” ha una linea “Special Mix” che include i pigmenti seguenti: arancio, rosso, blu e grigio che permettono di coreggere facilmente i colori principali.
- “Londa” offre un’intera palette di mixton dove si può trovare una grande scelta di tonalità, dal blu opaco al rosso viola. Un altro suo vantaggio è la presenza del tono neutro che rende qualsiasi colore più attenuato, pastello.
- La palette dei colori principali della marca “Matrix” è molto ricca e già include tutti i pigmenti neutralizzanti indispensabili. Anche le persone che non cono esperte possono usare questa tinta se scelgono un tono giusto.
Ci sono gli agenti simili anche dagli altri produttori delle tinte buone per capelli. Ricordatevi sempre che non si possono mischiare i pigmenti delle marche e nemmeno delle linee diverse. La loro composizione chimica si distingue e questo può provocare un risultato di colorazione imprevedibile.
Importante sapere
I parrucchieri esperti vivamente sconsigliano di sperimentare a casa con gli agenti neutralizzatori professionali. Potrebbe solo sembrare che il cerchio di Oswald comprende tutta la colorimetria. In realtà esistono tantissime nuances che gli stilisti studiano apposta frequentando i seminari speciali.
Nei colori principali gli agenti neutralizzanti vengono aggiunti in quantità piccolissime, in quanto se si supera una percentuale massima consentita, il tono della tintura cambierà radicalmente. Inoltre, il colorista considera sempre anche il benessere dei capelli. Se essi sono troppo porosi, la tinta non li coprirà in modo uniforme e di conseguenza si andrà lavando via a pezzi. Perciò un esperto non tingerà mai una chioma di questo tipo nelle tonalità vivaci e non naturali.
A casa poi è più sicuro e facile fare il ritocco già dopo la schiaritura o colorazione usando i balsami o shampoo coloranti. Anche se non vi piacerà il risultato, il colore si laverà via dopo alcuni shampoo e potrete provare delle altre proporzioni. Non dimenticate che gli agenti tonalizzanti bisogna lasciarli in posa sui capelli per almeno 3-5 minuti perché il pigmento abbia tempo per fissarsi.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.