Quando una persona si accorge di avere i capelli che cadono continuamente entra nel panico. Soprattutto se si parla dei bambini. Naturalmente i genitori si rivolgono subito ai medici per capire quali sono le cause. Quest’ultime spesso non sono legate a qualche patologia nell’organismo ma a volte richiedono l’ospedalizzazione.
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Cause principali
I fattori patologici della caduta dei capelli possono essere uguali sia nei bambini molto piccoli che in quelli più grandi. Ma i neonati possono perdere i capelli anche per i motivi non legati a una malattia. Perciò è sempre meglio rivolgersi al pediatra che aiuterà a capire che cosa ha provocato questo problema. Cercando di scoprirlo da soli rischiate di perdere tempo prezioso e probabilmente perdete anche possibilità di una guarigione completa.
Nei neonati
Per fortuna l’alopecia nei bambini si riscontra più raramente rispetto agli adulti. Ma in quest’età il fusto del capello è ancora molto debole e il cuoio capelluto è ancora molto delicata quindi può essere dovuta ai tanti fattori esterni.
Spesso le mamme si accorgono della caduta dei capelli del bambino dopo averli allattati notando molti capelli rimasti sulle braccia o sull’abbigliamento dove era poggiata la testa. L’alopecia meno forte è più difficile da constatare perché i bambini vengono lavati e cambiati spesso. Quindi si può non notare qualche capello, specialmente chiaro, caduto. Il problema diventa noto e grave solo quando appaiono delle isolette calve. Invece la diagnosi preventiva permette di risolvere questo problema se non è di tipo genetico.
Tuttavia la perdita dei capelli in età di 3-4 mesi è normale. In questo periodo i capelli della nascita si sostituiscono con i capelli nuovi più forti. Ma questo processo è lento e sulle isolette calve (se ci sono) appaiono già dopo qualche giorno i capelli ricresciuti.
Se questo non succede significa che le cause sono altre ovvero:- Genetica. Spesso i bambini nascono già calvi o i capelli semplicemente non crescono. Ma a volte la malattia si sviluppa gradualmente partendo da una certa età.
- Avitaminosi. Se la madre durante l’allattamento non è attenta alla sua alimentazione possono mancare delle vitamine al bambino. Nell’alimentazione delle donne che allattano i bambini devono essere presenti: la frutta e la verdura fresche, la carne magra, i cereali. Insieme all’avitaminosi può svilupparsi anche una malattia più grave ovvero il rachitismo che ha come sintomo la caduta dei capelli.
- Le condizioni scomode. La maggior parte del tempo il bambino lo passa nella culla. Per questo è importante provvedere alle più comode condizione. S’è tropo caldo, se il cuscino è troppo grande o il tessuto non assorbe bene, il bambino poggiandosi con la testa suderà in continuazione. Questo molto spesso provoca la calvizie nella zona occipitale dove si appoggia il bambino.
Molto importante è anche l’umore del bambino neonato. Se piange molto o dorme male l’organismo produce molta adrenalina che influisce sulla condizione dei capelli. Molte mamme non sanno che il bambino può diventare calvo solo perché è infelice.
In altri bambini
Altre cause dell’alopecia infantile possono riscontrarsi in qualsiasi età. Per individuarle bisogna fare un controllo completo. È indispensabile in quanto il problema verificato troppo tardi può provocare la morte dei follicoli piliferi e solo il trapianto di capelli, da effettuare solo in età adulta, potrà aiutare a risolvere il problema.
La caduta dei capelli nei bambini può provocare:
- Le malattie infettive e batteriche che non sempre vengono individuate in tempo. Gli organismi patogeni si trovano nel sangue che nutre i follicoli piliferi e influiscono la loro condizione in maniera negativa.
- La febbre forte mostra che nell’organismo ci sono dei processi infiammatori.
- Lo stress o la condizione psico-emozionale non stabile a seguito della quale si cambia l’equilibrio ormonale del bambino.
- I problemi del sistema endocrino che portano allo sbilanciamento ormonale.
- L’assunzione dei farmaci (soprattutto antibiotici) che penetrando nel sangue possono causare l’alopecia nei bambini.
- La chemioterapia o la radioterapia. Queste terapie spesso sono indispensabili se si soffre di una malattia oncologica. Ma esse distruggono il sistema immunitario e portano all’alopecia forte.
- La dermatite seborroica che viene accompagnata dall’ aumento dell’attività delle ghiandole sebacee, dall’apparizione della forfora e dallo sbilanciamento nel nutrimento dei follicoli piliferi.
- L’epidermomicosi è un’infezione da fungo che si verifica nell’apparizione delle zone cave che si estendono sempre di più.
- La tricotillomania è un disturbo psicosomatico che si manifesta quando il bambino tira i capelli. Di solito lo fa sulla stessa zone dove poi non crescono più i capelli.
- I capelli molto legati nelle bambine. Le code, le trecce non devono essere molto strette altrimenti viene meno il nutrimento ai capelli e iniziano a cadere.
- Il trauma dei follicoli. Le radici dei capelli dei bambini sono situate molto vicino alla superficie del cuoio capelluto. Spesso la causa dell’alopecia è il taglio dei capelli con la macchinetta a zero. Non si può assolutamente fare in quanto i capelli potrebbero non ricrescere più (se c’è rimasta una cicatrice).
A volte i problemi genetici si riscontano più tardi e il periodo della caduta violenta dei capelli ha l’inizio in età di 3-5 anni. Spesso non è l’unico problema dello sviluppo perciò i medici riescono a individuare le cause abbastanza facilmente.
Tipologie d’alopecia
La ricrescita dei capelli dipende da diversi fattori. Prima sono individuate le cause d’alopecia nei bambini maggiori sono le possibilità di guarigione.
La maggior parte delle patologie elencate sopra sono curabili se si fa attenzione al problema presente.
Molto dipende anche dalla tipologia d’alopecia:- L’alopecia congenita è incurabile. Si può fermare il suo sviluppo, ma il risultato sarà comunque sconfortante. I capelli non ricrescono più.
- Telogen effluvium si manifesta quando i capelli in parte o completamente sono assenti sulla testa, mentre i follicoli anche se rimangono integri perdono l’attività o si “addormentano”. Stimolandoli si possono svegliare e al posto del capello caduto arriverà uno nuovo.
- L’alopecia areata dei bambini. Spesso sono indicatori dei problemi del cuoio capelluto: dermatite seborroica, epidermomicosi, dermatite atopica e altri. Dopo l’eliminazione dell’area colpita la malattia non continua e i capelli possono essere ricuperati completamente (nel caso di malattia non trascurata).
- L’alopecia totale è legata ai disturbi del sistema immunitario o del sangue, all’intossicazione totale o allo stress continuo. I capelli cadono da tutta la testa spesso in maniera violenta.
Ci sono anche delle tipologie miste che sono difficili da individuare.
L’alopecia adolescente è dovuta ai rimbalzi ormonali spesso durante la pubertà.
Fasi della malattia
Come qualsiasi altra malattia l’alopecia ha delle fasi che si verificano meglio nel caso d’alopecia areata:
- Degenerativa. I tempi della perdita non rallentano bensì aumentano. Intorno alla zono calva c’è la zona dei capelli deboli che cadono a ciocche senza dare nessun dolore basta tirarli un po’.
- Stabile. Il processo si è fermato ma il recupero dei capelli non avviene. Ma i capelli intorno alla zona colpita si reggono bene. Si sente il dolore tirandoli.
- Regrediente. La perdita dei capelli si è fermata completamente e le zone colpite si stanno ricoprendo con i capelli ricresciuti.
Importante! L’errore più frequente dei genitori è quello di decidere da soli di finire la cura appena la malattie è passata alla fase stabile. Anche le aree singole possono provocare la recrudescenza della malattia. Perciò solo il medico può decidere quando bisogna sospendere la cura.
Modalità di diagnostica
Molto spesso i genitori non riescono a capire da soli perché il loro bambino perde i capelli. Bisogna assolutamente rivolgersi ai medici per prima al pediatra. Il medico può valutare la condizione generale del bambino, la sua alimentazione e le condizioni della vita, inoltre può prescrivere le analisi come la biopsia, quelle dell’urina o del sangue.
Successivamente può rivolgersi a:- Un tricologo. Con gli apparecchi appositi valuterà l’estensione dei follicoli piliferi danneggiati e prescrive la cura per i follicoli “addormentati”;
- Un endocrinologo. Controllerà il sistema endocrino in cui spesso si trovano le cause dell’alopecia nei bambini;
- Un psicologo o un neurologo. Se si scopre che il bambino si trova nelle condizioni dello stress continuo o soffre di depressione o molto spesso ha un comportamento isterico non motivato.
Ogni medico ormai ha a disposizione degli attrezzi moderni inclusa anche l’apparecchiatura tecnologica. Perciò è sempre possibile trovare la causa della perdita dei capelli e nella maggior parte dei casi anche eliminarla.
Cosa fare
È possibile fermare velocemente la perdita dei capelli del bambino trovandone le cause. Nella maggior parte dei casi è sufficiente assumere delle vitamine per i capelli (ci sono anche quelle per i bambini) e provvedere l’alimentazione bilanciata. Nel frattempo cercate di proteggerlo dallo stress inutile. Informatevi se sta bene a scuola o asilo. Nel caso d’alopecia areata, spesso aiutano i rimedi ad applicazione locale. Essi migliorano la condizione del cuoio capelluto nella zona interessata e così rinforzano e rigenerano i follicoli piliferi danneggiati.
Possono essere utili anche le procedure fisioterapeutiche che migliorano la circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Queste possono essere prescritte solo dal medico dopo aver identificato la causa d’alopecia.
Se la cura è stata iniziata nel momento giusto si potrà come minimo fermare lo sviluppo della malattia. La malattia trascurata può provocare la morte dei follicoli piliferi e i capelli non ricrescono più. Perciò non si deve fare la diagnosi il prima possibile.
I capelli belli sono l’indicatore della salute a cui bisogna sempre far attenzione.
Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.