Come calmare il prurito del cuoio capelluto dopo la colorazione

La colorazione dei capelli permette alle ragazze di essere sempre alla moda, cambiare i propri look, attenuare i difetti dell’aspetto ed al contrario accentuare i suoi pregi. Tuttavia, oltre al colore nuovo la tinta può regalare anche delle sensazioni sgradevoli. Esse si possono manifestare in modi diversi, però danno sempre tanto fastidio. Può succedere che dopo la colorazione prude forte il cuoio capelluto. Questo effetto collaterale può essere dovuto alle varie cause. Adesso le vediamo più in dettaglio per imparare come sbarazzarsi di questo problema.

Cause del disturbo

Per capire perché il cuoio capelluto a volte può prudere, dobbiamo sapere quali componenti contiene la composizione delle tinte. Il colore permanente e uniforme è dovuto a due sostanze, quali l’ammoniaca ed il perossido di idrogeno. Esse hanno un impatto parecchio aggressivo sulla chioma ed al contatto con la cute possono provocare delle reazioni molto sgradevoli.

Il prurito non è l’unico effetto collaterale dell’eventuale cambiamento del look. Là dove la tinta finisce sulla pelle possono spuntare le eruzioni, irritazione, arrossamento, gonfiore e perfino piccole lesioni. Tali problemi sono causati dai fattori seguenti:

  1. Intolleranza personale ai componenti della tinta. L’allergia è principalmente condizionata dall’azione del perossido e dall’ammoniaca, anche se varie tinture possono contenere degli altri agenti chimici capaci di provocare delle reazioni negative. Capita che il prurito spunti perfino a seguito dell’azione degli ingredienti naturali.
  2. Forfora. Nella maggior parte dei casi la colorazione essicca tanto il derma, per cui la forfora sarà uno dei motivi più frequenti del prurito. La testa inizia a prudere, sui vestiti si vedono i tipici fiocchi bianchi della pelle desquamata.
  3. Inosservanza della tecnica dell’applicazione. Molte donne preferiscono effettuare la colorazione a casa anziché nei saloni, però poi ignorano il foglio illustrativo con le istruzioni incluso in ogni confezione delle tinte. Nonostante quasi tutti i composti vengano applicati praticamente nello stesso modo, bisogna sempre studiare attentamente tutti i dettagli della tecnica per evitare di danneggiare la propria salute.
  4. Tinta scadente. Applicando i prodotti per la colorazione di qualità bassa rischiate di ottenere dei disturbi gravi e per curarli vi dovrete rivolgere al medico. Non acquistate le tinte se non siete sicure della loro provenienza e qualità.
  5. Ustioni. Dopo la procedura potete sentire il dolore alla pelle, il cuoio capelluto si può irritare, a volte si vedono anche le bolle. Questo è il risultato del prolungamento del tempo di posa del composto sulla chioma. L’ustione chimica è un problema molto seria che spesso provoca la calvizie.

Metodi per eliminare il problema

Il bruciore e il prurito sono le sensazioni molto fastidiose. Oltre al fatto che le pazienti possono danneggiare la cute con le unghie fino al sangue, viene anche creata una brutta immagine di una donna che si gratta sempre la testa.

È assolutamente sconsigliato trascurare il problema ed aspettare che passi da solo. Esistono diversi metodi accessibili ed efficaci per curare il disturbo che sono in grado di alleviare il prurito e favorire la guarigione.

Farmaci

Si possono trovare diversi farmaci lenitivi per l’uso esterno che aiutano a sbarazzarsi delle sensazioni di prurito ed irritazione. Ecco sono alcuni esempi:

  • “Pantenolo” – uno spray cicatrizzante che contiene la vitamina B5. Essa accelera la rigenerazione delle cellule, ammorbidisce il derma, allieva il prurito e bruciore.
  • “Trofo 5 gel” – grazie alla combinazione dei componenti lenitivi, quali l’aloe vera, pantenolo, etc. è piuttosto indicato nei casi di prurito, arrossamento ed irritazione provocati dai fattori esterni.
  • “Lenus” – un fluido rinfrescante a base dei componenti naturali che dona un immediato effetto lenitivo e calmante per la pelle irritata ed infiammata.

Utilizzate i farmaci solamente dopo aver chiesto un consiglio al medico. Il dermatologo o tricologo esaminerà lo stato dei vostri capelli e della cute, se necessario prescriverà le analisi e la cura più adatta nella vostra situazione.

Ricette popolari

Se dopo la colorazione avete il prurito, provate le ricette popolari che calmano l’infiammazione. Aiuteranno le donne la cui situazione non è grave.

È molto importante evitare di grattarsi la pelle durante il periodo della terapia per evitare la comparsa di qualsiasi tipo di lesione. Si possono alleviare le sensazioni spiacevoli applicando dei rimedi con le proprietà antisettiche e lenitive. A seconda del grado di danneggiamento la terapia richiede da pochi giorni fino a una settimana intera. 

Vediamo che cosa si può fare dopo una colorazione fallita dei capelli.

  • Massaggio agli oli. In una ciotola resistente al fuoco unite un cucchiaio di olio di mandorla e d’oliva, potete aggiungere anche quello di germe di grano. Riscaldate un pò il misto a bagnomaria. Massaggiate delicatamente la maschera sul cuoio capelluto partendo dalla nuca e proseguendo verso le tempie ed il cocuzzolo. Lasciate in posa per 30 minuti, e per evitare che i capelli diano fastidio e sporchino i vestiti, potete legarli in alto. Lavate la maschera via con l’acqua fresca e lo shampoo.
  • Come calmare il prurito del cuoio capelluto dopo la colorazioneRisciacqui con la camomilla. Preparate l’infuso di camomilla secca in proporzione 2 cucchiai dell’erba per un litro di acqua. Quando il liquido si raffredda filtratelo e versate sulla chioma. Effettuate la procedura più volte al giorno per alleviare il prurito e l’infiammazione. 
  • Maschera all’uovo. Le uova sono benefiche non solo per il derma ma anche per i capelli eccessivamente secchi, in quanto contengono tutti i componenti indispensabili per la riparazione delle strutture danneggiate. Prendete tre tuorli d’uovo e sbatteteli con la forchetta oppure con la corolla. Aggiungete un cucchiaio di olio di mandorla o qualunque altro olio naturale. Applicate il composto sulle radici e cuoio capelluto, il resto stendetelo sulla lunghezza. Mettetevi una cuffietta di poliethilene e lasciate in posa per 20 minuti. Lavate via con l’acqua fresca e uno shampoo delicato.
  • Kefir. Lo potete sostituire con il latte acido. I prodotti lattici fermentati hanno delle ottime proprietà ammorbidenti, calmano l’infiammazione, eliminano la sensazione della pelle secca ed il prurito. Lavate i capelli con uno di questi prodotti qualche volta al giorno per sbarazzarvi del disagio.
  • Maschera alla mela. Le mele possiedono delle buone proprietà idratanti, esse nutrono il derma, favoriscono la sua rigenerazione, stabiliscono l’equilibrio del pH. Per preparare il rimedio prendete qualche mela, la loro quantità dipende dalla lunghezza e foltezza dei capelli. Grattuggiatele sulla grattuggia grossa senza strizzare il succo. Applicate il composto sul cuoio capelluto e le ciocche, coprite la testa con un leggero cappellino di cotone. Dopo mezz’ora lavate via i residui con l’acqua fresca.

Come prevenire il problema

Nonostante la colorazione possa provocare delle conseguenze parecchio sgradevoli, non ci sono motivi per rinunciarvi completamente. È possibile semplicemente evitare i problemi se riuscite a selezionare correttamente la tinta e rispettare tutte le misure precauzionali nell’applicarla.

Ecco sono le regole della colorazione da seguire per non danneggiare la chioma:

  1. Optate per gli agenti coloranti con il contenuto minimo dell’ammoniaca e perossido di idrogeno, sarà meglio prendere quelli proprio privi di queste sostanze nocive per i capelli. Tuttavia, le tinte delicate non riusciranno a coprire totalmente la canizie.
  2. Non risparmiate sulla tinta, un prodotto economico non può essere di qualità alta. Acquistate solamente i brand approvati per evitare un risultato imprevedibile.
  3. Controllate la data di scadenza. Se la tinta è scaduta gli agenti chimici che ne fanno parte possono agire in modo più aggressivo e rovinare la pelle ed i capelli.
  4. Per mischiare gli ingredienti e trattare le ciocche utilizzate solo i contenitori e gli strumenti non in metallo. Al contatto con il metallo il pigmento viene ossidato formando i legami chimici nocivi. Oltre al prurito ed altri disagi rischierete di ottenere un colore inaspettato.
  5. Unite la tinta con l’ossidante direttamente prima della procedura. I componenti del composto vengono ossidati al contatto con l’aria e si cambiano le proprietà.

Non prolungate il tempo di posa della tinta, il colore non sarà migliore, invece, è molto probabile ottenere le ustioni ed essiccare troppo la chioma. Rispettate alla lettera tutte le istruzioni del produttore indicate nel foglio illustrativo.

Facciamo il resoconto

Il cuoio capelluto prude spesso dopo la colorazione dei capelli. Il prurito colpisce sopratutto le donne che amano sperimentare con il colore a casa e non fanno una prova allergica prima di tingersi e preferiscono le tinte permanenti. Potete evitare le reazioni negative del derma se eseguite tutto il processo in modo corretto. Però qualunque persona in teoria è esposta ad avere un problema simile, in quanto un’intolleranza personale si può manifestare verso qualsiasi componente del composto, anche quello naturale.

Optate soltanto per i metodi sicuri ed efficaci per risolvere il problema, e se vedete già le lesioni e le bolle, senza dubbio dovete rivolgervi ad un medico il prima possibile.

Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.