La micosi del cuoio capelluto: diagnostica e cura

La micosi del cuoio capelluto colpisce più spesso le persone il cui sistema immunitario è indebolito per qualsiasi motivo. Di solito l’inizio della malattia è preceduto dal contatto con gli animali oppure con le persone infette. Nell’ 80% dei casi i gatti sono i portatori dell’infezione. Il 20% sono i cani e le persone che possono pure contagiare gli altri. Se capita il disagio di contrarre il fungo patogeno, bisogna rivolgersi immediatamente al dermatologo.

Le cause della malattia

Oltre alle difese immunitarie deboli, esistono delle altre cause che provocano la comparsa delle macchie micotiche sulla pelle. Tra quelle più frequenti ci sono le microferite dell’epidermide e la formazione delle zone morbide della pelle (al seguito della permanenza prolungata in acqua).

Ci sono anche degli altri fattori che diminuiscono la resistenza del corpo verso la micosi:

  • disturbi del sistema cardio-vascolare;
  • malattie endocrine;
  • inosservanza delle regole dell’igiene personale;
  • assunzione frequente di antibiotici e medicinali ormonali.

La pelle diventa eccessivamete sensibile alla micosi nelle persone con le malattie oncologiche. Queste ultime indeboliscono l’organismo e lo rendono un ambiente favorevole per lo sviluppo del fungo.

Inoltre, la resistenza del sistema immunitario contro questa patologia può essere sballata dalla somministrazione incontrollata dei farmaci antimicotici. È legato al fatto che il fungo è capace di affrontare l’impatto curativo dei medicinali.

Sintomi principali

Se il cuoio capelluto è colpito dalla micosi, si manifestano alcuni sintomi di cui è impossibile fare a meno di accorgersi.

L’indizio più evidente è la comparsa delle macchie tonde rosse o gialle. Esse hanno dei confini ben definiti circondati da bollicine oppure dalla crosticina un pò sollevata.

La micosi del cuoio capellutoL’area centrale della macchia può avere delle strutture diverse a seconda del tipo di fungo. Essa anche tende a spellare tanto.

In più, i cerchi micotici sono capaci di allargarsi con il passare del tempo. Per questo se avete scoperto tali macchie dovete subito cominciare la cura. Il trattamento della micosi nella fase iniziale è quello più efficace.

Tutti i sintomi elencati riguardano non solo il cuoio capelluto. Essi si possono diffondere anche nelle altre zone della pelle coperte dai peli.

Spesso sono colpite le aree delle sopraciglia e ciglia. Negli uomini, invece, spesso la zona di rasatura, cioè il labbro superiore e mento.

Tipi della micosi

Esistono tre tipi più diffusi delle malattie micotiche:

  • microsporum;
  • tricofiti;
  • tigna favosa.

I sintomi di ciascuno sono molto personali. Questo fatto rende la diagnostica più complicata. Per curare la micosi, bisogna individuare correttamente il tipo del fungo ed escludere gli altri. Si può farlo solamente a seguito della ricerca specifica del campione della pelle infetta in laboratorio.

Vediamo le caratteristiche del decorso di ognuna delle malattie sopra elencate.

Microsporum

Questa patologia colpisce più spesso i bambini da 4 a 15 anni. Nella maggior parte dei casi gli altri membri della famiglia pure vengono contagiati tramite gli oggetti dell’igiene personale.

Riguardo la velocità della diffusione e proliferazione delle zone infette il microsporum occupa il primo posto. Per contrarre il fungo basta un minimo contatto con una persona o animale infetto.

Ci può essere più di un’area colpita dalla micosi. I capelli che crescono nelle zone delle macchie non si rompono alla radice. Al solito sono lunghi circa 6 mm. Capita che rimangano dei singoli capelli interi. Però, essi perdono colore ed appaiono sfibrati.

Nelle situazioni più trascurate si manifestano le chiazze simili ai tumori. Esse non hanno dei confini ben definiti, invece sono circondate dai contorni sfumati rossastri.

I sintomi del microsporum assomigliano a quelli delle altre malattie micotiche. È quasi impossibile determinare ad occhio il tipo del fungo. Per questo è consigliato rivolgersi subito al medico per la diagnostica e la cura della micosi.

Tricofiti

La micosi del cuoio capelluto: diagnostica e curaLa patologia del cuoio capelluto di questo tipo è considerata la più grave di tutte. Per essa sono tipiche le chiazze dalle grandi dimensioni. I capelli rimasti nella parte centrale delle macchie non superano 3 mm di lunghezza, quindi si tagliano praticamente alla radice.

La malattia causata dai tricofiti si chiama la tigna. A seconda della gravità delle condizioni del paziente essa si divide in due tipi:

  • superficiale;
  • profonda.

La forma superficiale si distingue per il fatto che il periodo di incubazione dura circa una settimana. Dopo di che iniziano ad apparire delle piccole macchie rosse, il cui diamentro può variare da 2 a 20 mm.

I capelli dentro queste chiazze si rompono e si coprono con una patina del colore grigio. Inoltre, i pazienti con i tricofiti hanno un forte prurito.

Invece, la forma profonda della tigna ha il periodo di incubazione molto più lungo che dura circa due mesi dopo il momento del contatto con il portatore infetto.

È praticamente impossibile diagnosticare tale malattia nella sua fase iniziale, perché decorre senza sintomi evidenti.

Il malato comincia a sentirsi male solo 2 mesi dopo aver contratto l’infezione a seguito dell’intossicazione dell’organismo. Tra gli altri sintomi della tigna sono: l’aumento della temperatura del corpo e le eruzioni cutanee.

Poi spuntano le chiazze tipiche per la micosi di forma tonda oppure ovale. La parte centrale di queste zone micotiche desquama in maniera molto intensiva, i loro confini sono ben definiti ed hanno il colore sul rosso.

Con il passare del tempo le chiazze si riempiono di bolle purulente. Dopo un pò queste ultime scoppiano e formano le croste sgradevoli. Se non si inizia tempestivamente la cura, le macchie continueranno a crescere allargando le aree diradate del cuoio capelluto.

Tigna favosa

La patologia si distingue per la presenza delle macchie gialle. Nel caso del contagio di questo tipo di micosi, sul cuoio capelluto si formano le crosticine impresse. I capelli rimanenti nelle zone colpite sbiadiscono e si indeboliscono e dopo un pò cominciano a cadere.

Questa malattia è molto contagiosa e dificile da curare. Appena si notano le prime macchie della tigna favosa bisogna subito iniziare il trattamento, altrimenti esse si diffonderanno su tutto il cuoio capelluto in un tempo molto breve.

Per diagnosticare il disturbo si possono facilmente trovare tante foto legate alla micosi su internet. Però, quello che riguarda l’automedicazione gli esperti la sconsigliano vivamente, in quanto si rischia di peggiorare la situazione.

Diagnostica

Per determinare la natura della malattia ed il suo tipo, inanzitutto viene effettuato il controllo esterno dell’epidermide della testa. Solo uno specialista dermatologo è in grado di identificare correttamente il disturbo.

Se si sospetta la micosi dopo il contollo visivo vengono fatte le analisi di laboratorio. Essi permettono di individuare anche il tipo della patologia micotica. Per tale esame bisogna raccogliere un campione della pelle desquamata e qualche capello infetto.

Per identificare il microsporum si usano due metodi principali. Il primo include l’esame dei campioni al microscopio. Le spore di questo fungo al solito si trovano a punti.

Tipi di micosi della testaUn’altra tecnica della rivelazione di tale tipo è l’utilizzo della lampada UV. Sotto la luce dei raggi UV i capelli infetti con il microsporum acquistano un colore particolare su verde-celeste.

La diagnostica dei tricofiti rappresenta l’esame al microscopio. Lo strumento permette di visualizzare le spore tipiche per tale fungo. Esse hanno la forma di una catena e circondano il capello.

Invece, per determinare la tigna favosa viene usato sia il microscopio che la lampada luminescente. Se il campione non è sufficiente viene applicato il metodo della coltura dei funghi. Le particelle vengono collocate nell’ambiente nutriente che favorisce la loro moltiplicazione.

La cura della micosi del cuoio capelluto

La cura della pelle colpita dalla micosi è piuttosto complessa. Il trattamento include l’assunzione dei farmaci e l’applicazione dei rimedi per l’uso esterno:

  • immunomodulatori e vitamine (la micosi della pelle e quasi sempre accompagnata dall’abbassamento generale delle difese immunitarie);
  • gli shampoo, pomate e gel speciali curativi;
  • antibiotici (sono prescritti dal medico se tutti gli altri rimedi non donano nessun effetto);
  • agenti antisettici (se le aree colpite iniziano ad infiammarsi e suppurare).

Terapia complessa

La cura con i farmaci include l’assunzione delle compresse speciali. Oggi i medicinali antimicotici più popolari sono i seguenti:

  • “Lamisil”;
  • “Nizoral”;
  • “Fulcin”.

La dose e la durata del trattamento sono prescritte dal dermatologo considerando le caratteristiche individuali dell’organismo del paziente. Le compresse elencate sopra sono molto efficaci nel corso della cura delle malattie micotiche dell’epidermide della testa.

Invece, il trattamento esterno permette di prevenire la diffusione della malattia per cui bisogna eliminare tutti i capelli intorno alle zone micotiche. Tale procedura deve essere effettuata necessariamente una volta ogni 10 giorni.

Le chiazze stesse pure devono essere trattate. L’applicazione delle creme e pomate adatte ammorbidiscono le croste, calmano l’infiammazione delle macchie.

Per rimuovere le croste si può usare gli impacchi umidi. Bisogna inzuppare la fascia nella tintura di iodio oppure crema solfosalicilica.

Inoltre, vengono utilizzate le creme medicinali che si comprano in farmacia. Ecco sono alcuni esempi:

  • “Myfungar”;
  • “Batrafen”;
  • “Nizoral”;
  • “Lamisil”.

Bisogna fare gli impacchi medicinali almeno una volta al giorno. La durata del corso e di 1-2 settimane.

Per rendere il trattamento anche più efficace si possono applicare anche gli shampoo speciali che contengono i principi attivi antimicotici. Lo shampoo “Nizoral” è uno dei più popolari.

Rimedi popolari

Se la malattia è stata identificata nella fase iniziale, si può provare a curarla con i rimedi della medicina popolare. Certamente, prima bisogna chiedere il consiglio del medico.

Il metodo molto efficace è utilizzare l’olio di eucalipto. Si deve applicarlo sulle zone colpite (pelle e capelli). Esso viene usato spesso anche insieme alla terapia medicinale. Se avete prurito, potrete calmarlo usando il composto di tre ingredienti: succo di limone, aglio e olio di eucalipto. Unite questi componenti nelle proporzioni pari, mischiateli ed applicate il misto sulla parte della pelle infetta dalla micosi. Poi avvolgete la testa con la pellicola di polietilene ed aspettate circa un’ora. Dopo di che fatevi lo shampoo e sciacquate i capelli con la soluzione di aceto (2 cucchiai per 1 l di acqua).

Un altro rimedio che può aiutare contro le patologie micotiche del cuoio capelluto è la pasta composta del grasso di maiale e cenere di legno. È possibile preparare questo misto a casa.

Prevenzione

Per prevenire l’espansione della micosi della pelle, vengono adottate tutte le precauzioni necessarie. Se il dermatologo ha diagnosticato la presenza dei funghi, il paziente viene immediatamente isolato dagli altri.

Tutti i suoi oggetti vengono subito disinfettati per evitare la possibilità del contagio tramite essi. Infine, il fattore principale per la prevenzione della diffusione della micosi è il controllo dalla parte del personale.

Anche a casa bisogna ricordarsi delle misure preventive. Se qualcuno della vostra famiglia si è ammalato della micosi è consigliato ridurre al minimo tutti i contatti con lui. Per evitare di contrarre questo disturbo sgradevole, si deve almeno smettere di toccare gli animali randagi.

Un altro consiglio importante per la prevenzione della micosi è rispettare le regole dell’igiene personale. Per esempio, non usare gli oggetti degli altri (pettine, elastico o fermaglio per capelli, etc.).

Facciamo il resoconto

È importante ricordare che la forma trascurata della micosi del cuoio capelluto di qualsiasi tipo è molto contagiosa. È molto più difficile curare questo tipo di malattia che la sua fase iniziale. Il trattamento nel primo caso potrebbe durare mesi.

Quindi se capita di scoprire i primi sintomi della micosi, dovete subito rivolgervi al dermatologo. Una cura tempestiva garantisce la guarigione più efficace e rapida.

Dopo il trattamento utilizzate i prodotti senza solfati per almeno 3 giorni. Andrebbe bene lo shampoo “L'Oréal Botanicals”, per un effetto migliore aggiungete il balsamo “Botanicals Lavanda” o la maschera “Botanicals Maschera”.